mercoledì 15 aprile 2009

"ANNOZERO": VERSO UN NUOVO EDITTO BULGARO




"(da "Sinistra E Libertà.it")
In un paese non abituato a scandalizzarsi per l’anomalia tutta italiana del conflitto di interessi accade che venga additato, invece, come "anomalo" un giornalista che cerca di fare il proprio mestiere. In un paese assuefatto a un flusso massmediatico tutto uguale, in cui la tragedia di una popolazione diviene celebrazione senza se e senza ma della capacità di intervento del Governo, se si alza una voce fuori dal coro a porre interrogativi si rischia quasi di accusarla di vilipendio. E basta uno starnuto di disapprovazione del premier perchè parta un’inchiesta interna della RAI sulla trasmissione televisiva "Annozero" e sul suo conduttore, Michele Santoro, reo di giornalismo "indecente". A sette anni di distanza dal primo editto bulgaro la storia sembra ripetersi, con buona pace per la libertà d’informazione.

Prevedibile l’attacco, compatto, del Pdl. Cicchitto parla addirittura di Santoro come di un "terminale di un gruppo politico-giudiziario che vuole destabilizzare il quadro politico". Non si "oppone" gran parte del Pd, con Paolo Gentiloni che accusa il programma di aver condotto "un processo sommario contro le forze impegnate in prima linea e con successo nel soccorso". La verifica promessa diligentemente e immediatamente dai vertici Rai per il prossimo 22 aprile chiarirà la faccenda, ma intanto il processo sommario e preventivo c’è già stato, tanto da indurre Sergio Zavoli, presidente della Vigilanza Rai, a invitare alla prudenza su ogni intento censorio. Tutto perchè un giornalista, in un programma di approfondimento, non si è lasciato condizionare dall’incensamento dominante sull’operato del Governo. Chiunque abbia seguito la trasmissione incriminata infatti si sarà reso conto che le riflessioni di Santoro non colpivano l’operato delle centinaia di volontari e della Protezione Civile, che nell’ultima settimana si sono precipitati in Abruzzo. A loro sono andati anzi i ringraziamenti del conduttore. La critica era alle lacune dell’"Istituzione Protezione Civile” gestione Bertolaso e del governo: in sostanza che in una regione quotidianamente colpita da scosse per quattro mesi non fosse stato disposto alcun piano di evacuazione preventivo, nessun controllo sullo stato di salute degli edifici eccetera.

“Gli irreprensibili critici di Santoro preferiscono non parlare affatto di colpe e responsabilità per i palazzi venuti giù come cartone... Ma di cosa viene accusato Michele Santoro per il suo AnnoZero di giovedì scorso? D’aver raccontato, con immagini e testimonianze, la grande generosità degli uomini della protezione civile e la leggerezza con cui i loro capi hanno valutato quattro mesi di scosse sismiche in Abruzzo? D’aver dato la parola a una ragazza che si chiedeva e ci chiedeva se quei suoi amici morti sotto le macerie della casa dello studente dell’Aquila sono solo il costo di una fatalità?” ha dichiarato, in calce alla polemica l’on. Claudio Fava, di Sinistra e Libertà, ospite della puntata. “E di cosa accusano Santoro e la sua redazione- ha continuato Fava - nella conduzione della trasmissione, di aver lasciato ampio spazio con diritto di parola e di replica a un sottosegretario del governo e al direttore del Giornale di Berlusconi? Trasmissione dolente per ciò che ha mostrato: ma impeccabile. Sgradevoli semmai – ha concluso poi l’esponente di Sinistra e Libertà - sono oggi i commenti, e questa voglia di incenso per far dimenticare in fretta che dietro una città che crolla ammazzando quasi trecento persone ci sono anche colpe e colpevoli. Di cui gli irreprensibili critici di Santoro preferirebbero non parlare affatto.” La libertà per legge ha un unico limite: il divieto di diffondere il falso. Nella lex berlusconiana un altro limite c’è: La lesa maestà del leader e del suo operato."

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