mercoledì 26 agosto 2009

LETTERA APERTA SUL RANDAGISMO AL CONSIGLIERE AURELIO PETRONE

(Dovrebbe essere pubblicata sul numero di settembre de "Il Campanile"... dovrebbe)

"Caro Aurelio Petrone,
leggo che sei il consigliere interessato al randagismo e ti scrivo questa lettera aperta, sperando di interessarti alla questione e per sensibilizzare i cittadini solofrani e non, a un maggiore rispetto per gli animali.
Non abito più a Solofra, ma ci ritorno spesso e da sempre leggo "Il Campanile", perchè mi interessa conoscere come vanno le cose nel mio paese e mi occupo, dove vivo, di animali maltrattati, toccando con mano tutti i giorni che le vere bestie siamo noi cosiddetti "umani".
Spesse volte mi è capitato di leggere e sentire parole di protesta verso i randagi che creano disagi, problemi, ma vorrei sottolineare che questi poveri animali sono randagi perchè delle persone incivili li hanno lasciati per strada, nessuno di loro ha chiesto di esserlo e ognuno di loro avrebbe preferito il calore di una famiglia alla lotta per la sopravvivenza in mezzo a dei loro simili disgraziati e disperati quanto loro.
Mi indigno davanti alle centinaia di cani e gatti abbandonati per le nostre terre e tutto il Sud, perchè siamo legati a una concezione dell'animale come un oggetto.
Cani e gatti sono ANIME meravigliose pronte a darci amore senza chiedere nulla in cambio, sono gli unici ad amarti senza considerare se sei ricco o povero, buono o cattivo, bello o brutto e indipendentemente da come li tratti. Quante persone lo farebbero? Scommetterei da subito su una vittoria netta per gli animali.
Vengo al punto della mia lettera. Oltre a dire alle persone che mettere dei cani per strada o peggio ancora ammazzare i cuccioli è un reato e un'azione di cui vergognarsi fino all'ultimo dei propri giorni, voglio sperare che tu porti avanti una battaglia per la sterilizzazione dei randagi.
Purtroppo conosco il modus operandi di tanti comuni dove i soldi che lo Stato destina per i canili non vengono pubblicizzati e prendono vie traverse, e dove il problema del randagismo viene risolto con le polpette avvelenate distribuite da persone compiacenti e spietate. Non amo girare intorno alle cose ed è capitato anche al mio cane quando vivevo qui, insieme a tante altre povere vittime contemporaneamente in diverse zone della città. Come pure tanti randagi vengono presi e portati in certi canili dove vengono ammazzati, ma risultano vivi per lo Stato che per loro destina 3 € al giorno che restano nelle tasche di questi gestori DELINQUENTI.
Non voglio colpevoli nè accusare qualcuno, solo perchè purtroppo non si può più tornare indietro, ma mi auguro che venga preferita una campagna di sterilizzazione dei randagi che sicuramente risolverebbe in gran parte il problema.
La gente deve capire che non può con leggerezza far accoppiare i propri cani in calore e parcheggiare i cuccioli per strada, se non si ha qualcuno a cui regalare i nuovi nati è preferibile sterilizzare le cagne femmine, è un atto di civiltà, amore e rispetto verso il proprio animale e verso tutti gli animali, nonchè verso la comunità.
Impariamo ad avere rispetto per i nostri amici a quattro zampe che ci amano nonostante tutto e forse impareremo a rispettarci di più anche tra di noi, in una società che ormai non ha più rispetto della vita e non conosce più la pietà.
Confido in te.
Grazie per l'attenzione."

Marianna De Maio

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