sabato 25 luglio 2009

Italia. Giustizia è fatta!: "Ammanettato in ospedale e tradotto in carcere per il furto di un filone di pane"



E' stato arrestato (con tanto di manette ai polsi davanti al personale sanitario e agli altri ricoverati) i primi giorni di Giugno dentro l'Ospedale "SantoSpirito" di Roma perché aveva un carico penale di poco meno di tre mesi di carcere per il furto (commesso 3 anni fa...) di un filone di pane e di una scatolina di tonno in un supermercato di Monte Mario a Roma, perchè povero e colto da una crisi di fame. Ora l'uomo - un italiano senza fissa dimora condannato anche ad una ammenda pecuniaria di 4 centesimi (!)- si trova nell'infermeria del 'braccioG 14' del carcere di Rebibbia, con un 'fine pena' fissato per il 3 Settembre prossimo...

25 Luglio 2009 -- La vicenda è stata denunciata oggi dal Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni secondo cui "la storia di Silvio è l'emblema dell'attuale confusione che regna nel sistema della sicurezza italiano, che pensa di punire ogni tipo di condotta difforme dalla legge con la reclusione, con conseguenze drammatiche in termini di sovraffollamento e di recupero sociale dei reclusi. Una funzione, quella del recupero, garantita dalla Costituzione ma ormai praticamente abbandonata nelle carceri, perennemente alle prese con l'emergenza sovraffollamento".

Di vicende come questa i collaboratori del Garante ne hanno gestite diverse nelle carceri di tutto il Lazio: ad esempio, sempre a Rebibbia, un detenuto affetto da poliomielite ha scontato un 'residuo pena' di 10 giorni immobile sul letto della cella ed ogni volta che doveva spostarsi per le necessità elementari, la sua sedia a rotelle doveva superare i severi controlli di sicurezza.

Secondo il Garante tutto ciò dovrebbe far riflettere sul fatto che, invece di contrastare il sovraffollamento con la costruzione di nuove carceri,governo e Parlamento dovrebbero puntare ad una riforma del codice penale che preveda la reclusione per i casi veramente gravi, e un sistema di misure alternative negli altri casi.

2 commenti:

  1. Cari amici, tre giorni fa mi è stato rubato il portafogli, con dentro documenti e carte di credito. Malgrado avessi preso tutte le precauzioni (allarmi sms, blocco di tutto ecc.) nel giro di 8 minuti i ladri hanno fatto (presso esercizi commerciali non particolarmente attenti) per oltre 2000 euro... mentre la polizia di stato cercava di intercettarli sulla base degli sms che mi pervenivano. Le carte ora sono bloccate, ma io per anni sarò sotto l'incubo del furto di identità (con conseguenti protesti, iscrizioni nelle centrali di rischi ecc. a causa di ciò che i delinquenti possono fare con i miei documenti. Ora, c'è chi punta l'attenzione sui grandi faccendieri e, dinanzi ad allucinanti scemenze come quella che segnalate, tira fuori sempre i "colletti bianchi" Tanzi, Ricucci ecc.
    Mi sempra un'altra scemenza... ciò che ci sta avvelenando l'anima (rendendoci peggiori di quanto non siamo) è la diffusissima ed assolutamente impunita criminalità di strada... Vorrei proporre a quello sciocco che ha denunciato il furto di un filone di pane, di mandarmi il conto, lo pago io... ma non faccia perdere alla già stremata macchina repressiva dello stato tempo per queste cazzate... mentre solo l'1% dei reati (compreso quello) viene poi blandamente punito da un sistema che tra popoulismo e inefficenze ci rende tutti incazzati vittime di una massa enorme di delinquenti.
    (A proposito, i "miei" ladri, incensurati e fotografati da plurimi sistemi di sicurezza... sono italiani, e - a giudicare dal vestiario - abbienti...quindi non mettiamo in campo giustificazioni pseudosociologiche..

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  2. Caro amico,lo hai detto e riconosciuto tu stesso,il lavoro delle forze dell'ordine è messo in crisi ma cosa l'ho ha messo in crisi in realtà nessuno lo dice. Nessuno dice che per esempio il governo italiano mette sotto i piedi ed umilia chi lavora,comprese le forze dell'ordine,con tagli ai bilanci e con tutto quello che ne consegue.(Le ronde sono una conseguenza).
    Poi se dobbiamo dirla tutta, coloro che vengono fatti salvi con scudi fiscali e condoni vari non verranno mai ammanettati nonostate la tanto "rimpianta etica" del ministro dell'economia.

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